giovedì 19 marzo 2009

TIR DALL'ESTERO NELLA DISARICA ALLE 3 DI NOTTE

ALLE 3 DI NOTTE ALLA DISCARIA DI MOZZATE ARRIVANO TIR DALL'ESTERO.

Io posso pensare che contengano materiale radioattivo.
E' che alle 3 di notte....mi stanno scrivendo in tantissimi, si sta creando una forza politica non ufficializzata, ronde e ronde che tengono sotto controllo le targhe e la provenienza di questi camion.

Cosa dobbiamo pensare? Viaggio paesi balcanici italia...mica ci vogliono 12 ore, no?

RISCHIO DI TUMORI CEREBRALI A MOZZATE GORLA MAGGIORE

Ricevo e pubblico

Egregi Signori giornalisti,sarebbe ora che la finiste di omettere il fatto che la discarica di cui scrivete anche troppo raramente, non e' posta solo a GORLA MAGGIORE , bensi' nel pieno confine tra GORLA, appunto, e MOZZATE. Quindi quandoscrivete gli articoli inerenti alla tragica ignobile, pericolosissima situazione data da questa fogna a cielo aperto, sottolineate la non indifferente particolarita' del luogo ove e' posta sta cloaca maxima. A Mozzate stiamo messi male come e piu' di voi, il tutto grazie alle invenzioni, alle omissioni, al lassismo dell'ex sindaco GALLI, ora assessore all'ambiente, che piu' che ingiuriare e dare degli ignoranti a coloro che si lamentano dei masmi della cui composizione nn e' dato sapere, se non grazie a analisi fatte fare ad hocda societa' che lui stesso controlla, NON SA FARE. Ci stanno amazzando, vi stanno ammazzando. Questa e' Cernobill. La vogliamo capire o no? Grazie e ragionate sul futuro dei nostri dei vostri figli, semmai sopravviveranno a questo OLOCAUSTO!

GDF: SEQUESTRATI A COMO BOND USA PER 77 MLN. DI EURO

AGI) - Como, 17 mar. - I Funzionari della Sezione Operativa Territoriale (S.O.T) di Ponte Chiasso in collaborazione con i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, hanno sequestrato 10 titoli obbligazionari (bond) statunitensi per un valore di 100.000.000 di dollari, pari a circa 77.100.000 euro. I titoli sono stati trovati nascosti nel bagaglio di un consulente finanziario elvetico cinquantaduenne che in auto tentava di entrare in Italia. In corso indagini per stabilirne l'autenticita'. Qualora i titoli risultassero autentici, per il loro possessore la sanzione prevista potrebbe raggiungere l'importo di 30.800.000 euro, pari al 40% della somma eccedente la franchigia ammessa di 10.000 euro.

domenica 15 marzo 2009

ancora pedoflia a MOZZATE

E' stato condannato l'uomo accusato di violenza sessuale su un bambino di 10 anni nel reparto pediatria di Tradate. 2 anni e mezzo lacondanna. Il pedofilo era un volontario dei una Onlus di Mozzate. LA ASP DI MOZZATE. ONLUS SRL compartecipata del comune stesso.
Il reo stava partecipando delle attività di animazione nell’ospadale di Tradate. Hanno pesato la testimonianza del bambino, che raccontò di essere stato palpeggiato dal volontario, in tre diversi episodi, nello stesso giorno, ma anche la testimonianza di un altro bimbo, ricoverato nel reparto pediatria che, in fase di indagine, ha sostanzialmente confermato i fatti. La famiglia si è costituita parte civile, e ha chiesto un risarcimenti danni di 18mila euro.
Successivamente, la associazione lo espulse, ma a Mozzate sembra proprio che esista crogiuolo di esseri deviati sessualmente e coperti dai vertici dello stesso Comune. A tal proposito vogliamo ricordare l'arresto di un altro mostro, un giovane responsabile della Piscina comunale, per atti di libidine nei confronti di divers fanciulli . In quel caso la notizia fu smentita dal direttore dell'impianto sportivo che pero', non puo' pretendere di essere attendibile. Ci vorrebbe semmai un comunicato ufficiale da parte del'autorita' giudiziaria, cosa che non e' stata fatta ovviamente...

MOZZATE Incidente in discarica, muore un uomo

Ci risiamo, la discarica d Gorla Maggiore e Mozzate, posta proprio al confine tra due comuni, e al confine tra due province diverse, Varese e Como, fa di nuovo parlare di se', ma, come al solito, sono pochissime le testate giornalistiche che ne parlano. Boati, scoppi, odori naseabondi dalla mattina alla sera, ma mai nessuno che ne parli sottolineando il fatto che qui ci troviamo in una nuova Cernobill.

Riportiamo la notizia del quotidiano telematico "La Provincia di Varese":Drammatico infortunio sul lavoro nella discarica regionale di Gorla Maggiore Mozzate: Michele Miccoli, operaio di 43 anni originario di Trani ma residente da tempo a Bellinzago Novarese, è morto dopo essere stato colpito alla testa da una tubatura L’incidente è avvenuto intorno alle 15.30 di ieri all’interno dell’impianto gestito dalla Econord.Miccoli non era dipendente della Econord ma della Nord Scavi di Oleggio, azienda che avrebbe in appalto la stesura di teloni impermeabilizzanti sul terreno della discarica. Il 43enne, munito di elmetto, stava appunto eseguendo l’intervento quando una delle tubature nelle quali scorre l’aria compressa che alimenta i motori dell’impianto di biogas ha ceduto. O meglio a cedere sarebbe stata una giuntura: i tubi, con una circonferenza di circa 40 centimetri in metallo pesantissimo (sono a tenuta stagna), corrono a terra lungo la grande “collina” della discarica. Cedendo una delle guarnizioni, il tubo (lungo qualche metro) è schizzato in aria come un proiettile abbattendosi su Miccoli: l’uomo è stato colpito alla testa. Il tubo ha sfondato l’elmetto protettivo arrivando al cranio. Miccoli è morto all’istante sotto gli occhi dei colleghi.

All'inizio il rumore provocato dalla tubazione ha fatto pensare a un'esplosizione, tanto che era sembrato urgente e necessario l'intervento dei pompieri, temendo una fuga di gas, ma la verita' di cosa e' successo la sappiamo tutti noi residenti in zona.

A tal proposito riporto la lettera di indignazione scritta dall'associazione mozzatese che da anni si batte contro questo tripudio di vergogna. FONTE http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=135480

Noi comitati e associazioni della zona, da anni sosteniamo che le discariche sono “bombe ecologiche” e le nostre, quelle del polo di Gorla Maggiore - Mozzate, ancora di più per i milioni di tonnellate di rifiuti che da trenta anni a questa parte vi sono conferiti. Nel corso di questi anni ci sono state diverse esplosioni con boati e scosse del terreno percepiti a chilometri di distanza a cui si sono aggiunti anche pericolosi incendi: abbiamo sempre segnalato, denunciato, chiesto spiegazioni sulle dinamiche di questi incidenti, ma non abbiamo mai avuto alcuna risposta dai Comuni interessati, ne dalle Province di Como e Varese e neppure dalla Regione Lombardia. Dopo tante battaglie sulla messa in sicurezza, sul rispetto delle norme di conferimento e sulle direttive dello stoccaggio rifiuti, ci siamo visti deridere, escludere e contrastare, addirittura accusati di “allarmismo”! come se davanti all’evidenza di fatti ed eventi si doveva ottundere i sensi per non vedere, sentire, percepire.La morte di questo operaio, che abbiamo appreso con dolore, purtroppo conferma le nostre preoccupazioni in merito alla sicurezza e alla pericolosità di questi impianti ad alto livello di rischio. Noi, e quando diciamo “noi” intendiamo larghe fasce di territori del Basso Varesotto, compresi Castellanza Legnano, Busto Arsizio, del biogas ne sappiamo qualcosa, dei lunghi periodi dell’anno in cui la sera dobbiamo affrontare i miasmi che c’investono. Tutte le volte i proprietari e i gestori della discarica ci tranquillizzano dicendo che “tanto non fa male alla salute”: noi sappiamo invece che sempre di gas metano ed anidride carbonica (CH4 CO2) si tratta e non abbiamo mai sentito di qualcuno risanato da “quel tipo di aria”, probabilmente la politica che si vuole percorrere è quella della morte per stillicidio.
Infine, è triste doverlo ancora una volta constatare, ma in Italia perché qualcosa si muova, è necessario il sacrificio di un vita. Questa morte servirà forse a cambiare qualcosa?

martedì 27 gennaio 2009

vittoria degli ambientalisti, ma siamo solo all'inizio

VITTORIA dei CITTADINI e dell’AMBIENTALISMO. Il 30 settembre 2008 l’intero Consiglio Regionale della Lombardia ha votato con deliberazione n. 8/0697 l’Ordine del Giorno n. 1694 presentato dai Verdi, da Rifondazione e da Sinistra Democratica ed elaborato dai Comitati di Mozzate e CIPTA di Gorla Minore, in occasione della discussione del Piano Provinciale Cave della Provincia di Varese. Con questo documento, approvato all’unanimità, la Giunta Regionale si impegna ad affrontare la situazione dei territori del Mozzatese e della Valle Olona, pesantemente compromessi dal punto di vista ambientale per volontà di alcuni “cattivi Sindaci” che hanno sostenuto nel passato ed ancora vorrebbero portare avanti scelte locali di pianificazione miope. L’intero Consiglio Regionale ha capito che i nostri territori hanno bisogno di progetti concreti di risanamento ambientale, non di ulteriori ferite. La Giunta Regionale dovrà inoltre “garantire e promuovere un tavolo permanente” a cui dovranno partecipare le Province di Como e Varese ed i Comuni interessati con lo scopo di “attuare specifici interventi di risanamento e recupero ambientale” nella nostra zona. Noi chiederemo con forza che a questo tavolo si possano sedere anche i Comitati locali per proporre soluzioni ambientalmente sostenibili ed a vigilare per il corretto utilizzo futuro del nostro territorio. In particolare il documento approvato dalla Regione, dopo aver considerato che una recente deliberazione del Consiglio Provinciale di Como (n. 54 del 14 luglio 2008) incaricava la Giunta Provinciale ad aprire 4 nuove cave nel Mozzatese per oltre 8 milioni di metri cubi di sabbia da estrarre (3 cave a Mozzate ed 1 a Locate), impegna la Giunta del Pirellone a far rispettare l’Accordo Franchi/Selva del 1998 che vietava “ampliamenti e nuove cave” nel Mozzatese, cancellando quindi dal progetto del Piano Cave comasco, voluto dall’ex Sindaco Galli, in quanto Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Como, le 4 cave previste nei nostri Comuni. Di fronte a questo Atto del Consiglio regionale, che segna non solo una vittoria dei Comitati ambientali, ma una vittoria di quei cittadini che hanno a cuore l’ambiente, ci sentiamo di avanzare alcune considerazioni: 1°) In questi ultimi anni, in considerazione che il territorio della nostra zona era diventato talmente compromesso dal punto di vista ambientale e territoriale (cave, discariche attive e ancora da bonificare, nuova autostrade e nuove strade provinciali, aziende a Rischio di incidenti rilevanti, corsi d’acqua che spagliano, ecc.), sono stati approvati una serie di Accordi Istituzionali (Ministeri, Regione, Province) con l’intento di risanare e bonificare i nostri territori, ma mai avevano prodotto qualcosa di positivo e concreto! Qualcuno potrà pensare che questo nuovo atto potrebbe ancora una volta essere disatteso, ma noi vigileremo e chiediamo l’aiuto ai cittadini affinché questo nuovo impegno non “resti solo sulla carta” e diventi effettivamente un primo atto concreto per considerare il nostro ambiente come un bene da tutelare e non da bistrattare in continuazione. 2°) Chi esce sconfitto dal documento votato dal Consiglio Regionale? Per primo quei “personaggi” che hanno costruito la loro “fortuna politica“ sull’attacco ostinato all’ambiente che vogliamo ricordarlo è un bene non solo loro, ma di tutti! Hanno persino mistificato in continuazione le loro scelte sostenendo il contrario di quello che facevano, ad esempio sono arrivati a chiamare i progetti per le discariche con termini “risanamento ambientale”; ora pensavano di poter continuare con un accanimento esasperato, proponendo in un territorio martoriato, altre enormi cave di sabbia, col solo fine di “pagare i debiti” da loro stessi abbondantemente voluti. 3°) L’attuale Sindaco di Mozzate (Lega Nord) nel suo programma elettorale del 2003 aveva scritto a chiare lettere “Solleciteremo Regione e Provincia al rispetto integrale dell’Accordo Franchi/Selva che prevede per il Mozzatese il divieto di aperture di nuove cave”. Poi inspiegabilmente nel 2008 il Sindaco della Lega Nord approva, “in modo servile” le 3 cave di sabbia sul territorio di Mozzate! Dov’è la coerenza? Proclama una cosa e poi fa l’esatto contrario! Ora l’intero Consiglio Regionale della Lombardia, compreso i consiglieri leghisti, cancella l’idea delirante del primo cittadino di Mozzate di permettere la cavazione di sabbia per circa 6 milioni di metri cubi. Per rendere bene l’idea delle voragini enormi che avrebbero occupato tali cave, diciamo che avrebbero potuto contenere 10 cattedrali come il Duomo di Milano. Pazzesco! 4°) Nei giorni scorsi abbiamo raccolto numerose firme di cittadini Mozzatesi contrari all’apertura delle nuove cave nel nostro territorio. Ora con la bocciatura solenne di nuove cave a Mozzate da parte della Regione, la Provincia di Como, al cui Presidente abbiamo chiesto da tempo un incontro che tarda ad arrivare, dovrà rivedere e ricominciare da capo, l’ipotesi di Piano provinciale approvato con la delibera sopra citata del 14 luglio. Al di là del tempo perso inutilmente a causa di proposte inconsistenti dal punto di vista della fattibilità e dai numerosi vincoli introdotti dai diversi Enti istituzionali, proponiamo al nuovo Sindaco di Mozzate, di prepararsi a partecipare ai “tavoli inter- istituzionali” previsti dalla nuova deliberazione regionali, con l’ intento “del rispetto degli impegni sottoscritti” e con la volontà “di pianificare specifici e concreti interventi per il recupero ambientale”, di cui ne è bisognosa l’intera nostra zona, come vogliono i cittadini Mozzatesi che hanno a cuore il bene ambiente, che significa anche migliore qualità della vita. Di fronte alla deliberazione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale consigliamo all’attuale Sindaco di guardarsi bene, d’ora in avanti, dalle scelte prese da altri e dalle “cattive compagnie” che hanno finalità strane, per evitare …cadute di credibilità! Ai Consiglieri Provinciali comaschi che avevano sostenuto la bontà della “Linee guida” del Consigliere Galli, proponiamo di incominciare a pensare ad un nuovo Piano Cave che escluda Mozzate ed i Comuni limitrofi, pena l’intervento di un Commissario regionale che sostituisca la Provincia, alla luce dell’inefficienza e dell’incapacità di proporre delle soluzioni concordate e fattibili. Comitato Mozzatese Salute ed Ambiente.

CANTU, SOTTO ASSEDIO DEI ROMENI

Canturino sotto assedio dei banditi, il Prefetto chiama subito tutti



martedì 27 gennaio 2009
"Non direi che siamo in emergenza. Ma certo è una situazione da tenere sotto controllo. Per questo ho deciso di chiamare tutti in riunione giovedì mattina". Concreto, senza perdere tempo. Il Prefetto di Como Sante Frantellizzi ha svelato in serata nel Tg di Etv cosa intende fare per mettere un freno (o almeno, cercare di farlo...) all'escalation criminale degli ultimi giorni che ha investito in pieno il canturino. Dopodomani tutti da lui: sindaci e rappresentanti delle forze dell'ordine. Per concordare misure da attuare e cercare di dare sicurezza. "Una esigenza - ha proseguito Frantellizzi - molto sentita dal canturino, zona a maggiore rischio di altre del territorio. Posso assicurare - ha concluso - che le forze di polizia stanno facendo - e continueranno a farlo - ogni sforzo per ottenere la tranquillità che la gente vuole". Giovedì, al Comitato per l'ordine e la sicurezza, si deciderà quali misure concrete attuare per dire basta all'escalation dei banditi: lunedì tre rapine in poche ore, oggi due scippi nel pomeriggio