martedì 27 gennaio 2009

GORLA MAGGIORE/MOZZATE, inferno nella discarica

GORLA MAGGIORE/MOZZATE, inferno nella discarica Fiamme altissime e una colonna di fumo nero hanno preoccupato la popolazione. Prelievi dell'Arpav per verificare la tossicità
PERICOLO DI TUMORI CEREBRALI NELLA ZONA

Giancarlo Galli
Assessore all'Ambiente ed Energia, colui che ha voluto fortemente la discarica.

GORLA MAGGIORE/MOZZATE, inferno nella discarica
Incendio nell'impianto di Mozzate, paura per i fumi tossici Una colonna di denso fumo nero e il profilo scuro di tre basse colline tagliato dal fuoco. Era questo lo scenario che si vedeva ieri alla discarica di Mozzate. Con la discarica trasformata in una catino di fiamme e fuoco. Alle 15.30 scatta l'allarme: arrivano le prime due squadre di vigili del fuoco con le autopompe. Il fronte dell'incendio, fra i rifiuti stoccati in basse colline scure, si allarga per 50 metri e ha una profondità di almeno dieci metri. La colonna di fumo, nero e denso, si alza verso il cielo per almeno 3-400 metri. Il vento, una leggera brezza, porta verso nord.
E che il vento soffi in direzione opposta è un particolare che conforta chi è già arrivato sul posto per far fronte all'incendio. Poco dopo l'arrivo dei vigili del fuoco sullo stradone di ghiaia che porta al cancello di ferro della discarica arrivano altre auto: quelle della Protezione Civile, dell'Arpav, dei carabinieri. La colonna di fumo si addensa ancora di più nel cielo limpido e azzurro del pomeriggio. E gli uomini del 115 chiamano i rinforzi: arrivano altre due squadre da Como e un gruppo di specialisti in inquinamento ambientale. Nell'impianto di MOzzate vengono conferiti rifiuti di vario genere. Una discarica immensa: con rifiuti urbani, compost, ma anche plastica e gomma, rifiuti non differenziati e rifiuti ingombranti. È probabile che il fumo nero sia stato alimentato proprio dalla combustione di questi materiali ma saranno gli esperti a dirlo. CoSì come che tipo di emissioni si siano verificate. Cioé se quel fumo nero abbia portato nel cielo sopra a Mozzate e Gorla Maggiore veleni pericolosi per la salute. Il personale Arpav ha immediatamente portato a Como il recipiente: dodici ore per avere i risultati sulla eventuale tossicità. Questa mattina le analisi dovrebbero essere già rese note. Alle 20 le lingue di fuoco erano sotto controllo, il fumo in diminuzione. Nonostante i vigili del fuoco stiano faticosamente spegnendo l'incendio c'è un problema: il vento. Finora la brezza ha spinto il fumo verso nord ma con il tramonto, e l'inversione delle correnti termiche, il vento potrebbe girare.
Verso nord, cioè verso le case del paese. Le prime sono a pochi metri di distanza. Due le ipotesi: avvisare la popolazione di chiudere le finestre. Per allertarla basterebbe un'auto con un altoparlante. I contatti si moltiplicano. Si deve decidere. Si opta per non fare nulla. L'allerta scattera'